Michele Ziegler - Cortile dei Caduti, piano terra, lato est

Lapide di Michele Ziegler

Lastra in marmo di Ornavasso grigio levigata con iscrizione incisa e dipinta in colore scuro 77 x 131 cm

Iscrizione: D(omino) O(ptimo) M(aximo). / Michaeli Zieglero, patricio svevo qui, plurimis cum / Germaniae et Galliae tum Italiae civitatib(us) peragra/tis, ob praeclaras ingenii animiq(ue) dotes multorum / gratiam conciliaverat, / demum in hoc Ticinen(si) gymnasio adeo in omni / virtutum genere excelluerat, ut non minus in / philosophia quam in iuris prudentia ac in musi/cae modulis floreret, / quiq(ue), cum insirii ardorib(us) aestus leniendi causa / Ticino amni natans se credidisset, eius vorticib(us) / i(n)volutus, diem obiit a(nno) MDLXIX non quin / aetatis suae XXVII. / Io(hannes) Conradus Kottwitz, cui flebile sui desi/ derium reliquit, socius socio cariss(imo) ac op(time) merito moestiss(imus) p(osuit). / Svevia me genuit, rapuit Ticinus, habet nunc / urna brevis. Calidis ablue, lector, aquis.

Traduzione: A Dio Ottimo Massimo. A Michele Ziegler, nobile tedesco che, avendo viaggiato in numerose città sia di Germania sia di Francia sia d’Italia, per le eccellenti doti di ingegno e di animo si era conquistato il favore di molti, infine in questo Ateneo pavese si era distinto in ogni genere di virtù a tal punto che brillò non meno in Filosofia che in Giurisprudenza e nell’arte della musica e che, essendosi affidato, nuotando, al fiume Ticino per dare sollievo agli ardori della calura estiva, avvolto dai suoi gorghi, morì nell’anno 1569 non ancora all’età di 27 anni. Giovanni Corrado Kottwitz, al quale lasciò un commosso rimpianto di sé, compagno al compagno carissimo e tristissimo all’uomo molto meritevole pose. La Germania mi generò, il Ticino mi rapì, una piccola urna ora mi contiene. Bàgnati, o lettore, con l’acqua calda.

Ubicazione: Pianoterra, parete orientale, quattordicesima da sinistra.

Personaggio: Michele Ziegler era uno studente tedesco che si era distinto per il notevole ingegno sia nel campo filosofico, che in quello legale; morì affogato nel fiume Ticino nell’estate 1569, non avendo ancora compiuto 27 anni. Secondo Longhena «Alla famiglia di questo egregio giovane, ch’ebbe esso pure la sventura di perir nel Ticino, appartenne certamente il celebre Gaspare Zieglero, filologo reputatissimo di Germania del secolo XVII, ed autore di molte opere annoverate da presso che tutti i Bibliografi» (Sangiorgio - Longhena, p. 450).

Descrizione: La lapide è in marmo bianco a bordo vivo e non presenta elementi decorativi.

Notizie sulla lapide: Venne fatta realizzare da un amico per la sepoltura nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. Bossi riferisce che si trovava «in eiusdem sacelli [Fiambertorum] dextro latere» (Bossi, Memoriae Ticinenses Novantique, ms. 190, f. 184). Da qui giunse sotto i portici dell’università nel corso delle risistemazioni tra XVIII e XIX secolo. La lapide risulta sicuramente collocata nell’attuale posizione già nel 1831, poiché la sua iscrizione è riportata da Longhena tra quella di Castello e quella di Borda (poi trasportata nel Cortile delle Statue) nello stesso ordine con cui compare anche nel documento del 1877 (si veda il saggio di Luisa Erba, p. 35).

Datazione: 1569.

Provenienza: Pavia, chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro.

Stato di conservazione: Mediocre; presenza di sbeccature lungo i bordi con danneggiamento degli angoli inferiori, sporco e abrasioni sulla superficie della lapide.

Bibliografia: 1831. Sangiorgio - Longhena, Cenni storici sulle due università di Pavia e di Milano, Milano 1831, pp. 449-450. 1891. Brambilla, Di alcune fra le epigrafi già esistenti nella basilica pavese di S. Pietro in Ciel d’Oro e dei personaggi in esse ricordate, Pavia 1891, p. 8. 1925. Bollea, Gli studenti ultramontani nell’Università di Pavia, in Universitatis Ticinensis Saecularia Undecima, Pavia 1925, p. 31. 1925. Malcovati, De quibusdam Athenaei Ticinensis lapidibus, in Universitatis Ticinensis Saecularia Undecima, Pavia 1925, p. 26. 1957. Vaccari, Storia dell’Università di Pavia, Pavia 1957, p. 80. 1970. Vivanti, Cronache balneari, in Pavia col lanternino, I, Pavia 1970, p. 133. 1977. Erba - Morani, Monumenti e lapidi conservati nel palazzo centrale dell’Università di Pavia, Pavia 1977, p. 36. 2011. Mazzilli Savini, La memoria nella pietra: monumenti e iconografie dell’Universitas studiorum, in Il cortile di Volta dell’Università di Pavia, a cura di Mazzilli Savini, Milano 2011, p. 28. 2011. Erba, La collezione di lapidi dell’Università di Pavia, in Il cortile di Volta dell’Università di Pavia, a cura di Mazzilli Savini, Milano 2011, p. 62.