Giovanni Battista Crivelli - Cortile di Volta, piano terra, lato est

Lapide di Giovanni Battista Crivelli

Lastra in calcare nero di Varenna, con iscrizione incisa e dipinta in colore bianco 110 ✕ 88 cm

Iscrizione: D(eo) O(ptimo) M(aximo)./ Io(h)annes Baptista Cribellus/ Mediolanensis,/ claris ortus natalibus,/ utriusque iuris doctor tres supra viginti annos/ in Ticinensi universitate prof(esso)r/ de* matutinis horis primarius legum interpres,/ non minus probitate quam sapientia conspicuus,/ togae decus auxit,/ s(ancti) officij consultor pro catholica fide/ nulli pepercit labori,/ omnia ad trutinam referens,/ pluribus praefuit, singulis profuit,/ in tumulo iacens, mori tamen nesciens,/ perenni didicit vivere posteritati,/ altius in cordibus quam in marmore/ memoriam sui reliquit./ Obijt XII (die ante) Kal(endas) Iul(ias)/ MDCLXXXV/ aetatis suae, anno XXXXV. (* dem, la m è stata aggiunta per errore dal lapicida).

Ubicazione: pianoterra, parete orientale, XVII da sinistra.

Personaggio: Giovanni Battista Crivelli visse dal 1640 al 1685 e insegnò Diritto civile e canonico per ventitré anni.

Descrizione: l’iscrizione è realizzata a sottili lettere capitali incise su una lapide di marmo nero a bordo vivo priva di qualsiasi decorazione.

Datazione: post 1685.

Provenienza: la lapide di Giovanni Battista Crivelli proviene dalla chiesa di S. Croce, come ricorda il Marozzi nelle sue Memoriae, dove si trovava insieme alle lastre tombali di Francesco Hernandez Avila del 1585 e a quella di Virginia Narduzia del 1608, entrambe collocate in università nel cortile del Rettorato. Quando la chiesa di S. Croce venne soppressa nel 1810 le lapidi furono portate in università.

Stato di conservazione: discreto, decolorazione superficiale e presenza di una serie di fratture oblique.

Bibliografia: Discipline e maestri 1961, p. 122, p. 129, p. 158; ERBA, MORANI 1977, p. 49; VICINI 1992, pp. 69-72; ERBA 2009, p. 114.