Francesco Sartirana - Cortile di Volta, piano terra, lato sud
Lapide di Francesco Sartirana
Lastra in ardesia, con iscrizione incisa e dipinta in colore bianco; cornice in marmo nero 197 ✕ 123 cm
Iscrizione: Memoriae et virtuti/ Francisci Sartirana, patricii Ticinensis, v(iri) cl(arissimi),/ regii curatoris provinciae/ ab anno MDCCLVIII ad annum MDCCLXXXV,/ qui muneribus aliis, variis, amplissimis/ caute, integre, utilit(e)r gestis/ negotiis, demandatis bene confectis,/ fidem in d(ominos) n(ostros), caritatem in patriam/ omnibus diu probavit,/ adsessor idem hoc in athenaeo,/ de quo regulis censuque ordinandis/ optime meritus,/ legum criminalium doctor sacrae dein iurisprud(entiae)/ antecessor primarius dictus est./ Vixit annos LXXI,/ decessit XIV (die ante) Kal(endas) April(es) an(no) MDCCXC./ Iosephus/ et Karolus filii ac Io(h)annes nepos/ parenti et avo desideratissimo/ amoris et obsequii caussa/ fac(iendum) cur(averunt).
Ubicazione: pianoterra, parete meridionale, V da sinistra.
Personaggio: Francesco Sartirana visse dal 1719 al 1790; fu rettore, membro del Collegio dei Nobili Giudici e dal 1772 fu responsabile dei lavori di ristrutturazione che alla fine del XVIII secolo interessarono i cortili dell’università e dell’ospedale San Matteo. Alla sua morte i figli Giuseppe e Carlo e il nipote Giovanni fecero realizzare l’epigrafe, che fu una delle prime a essere collocata direttamente sulle pareti dei cortili dell’università, arricchendo l’apparato lapideo che nel frattempo stava pervenendo dagli edifici dei vari ordini religiosi soppressi.
Descrizione: l’iscrizione è realizzata con caratteri graffiti al centro di una lapide nera circondata da una grossa cornice con un doppio bordo modanato e sormontata da un timpano triangolare incassato.
Datazione: post 1790, anno della morte.
Ubicazione originaria.
Stato di conservazione: discreto; presenza di alcune lacune lungo la cornice e tracce di percolazione sulla superficie della lapide.
Bibliografia: SANGIORGIO, LONGHENA 1831, pp. 461-462; TASCA 1951, p. 209; ERBA 1976, p. 126; ERBA, MORANI 1977, p. 57; ERBA 1990, p. 57.