Gregorio Fontana - Cortile dei Caduti, piano terra, lato est

Lapide di Gregorio Fontana

Lastra in marmo di Ornavasso levigata con cornice modanata iscrizione incisa e dipinta in colore scuro 162 x 78 cm

Iscrizione: Gregorio Fontana / Roboretano, / acerrimi ingenii viro, / omni litterarum genere / erudito, / in mathematicis disciplinis / tradendis, explanandis / summo incomparabili. / Franciscus Alpruni / collegae et amico / desideratissimo / m(onumentum) p(osuit). / Obiit IX (die ante) Cal(endas) Sept(embres) / an(no) MDCCCIII, / vixit an(n.s) LXVIII, / docuit in hoc athenaeo / an(nos) XXXVIII.Iscrizione: Gregorio Fontana / Roboretano, / acerrimi ingenii viro, / omni litterarum genere / erudito, / in mathematicis disciplinis / tradendis, explanandis / summo incomparabili. / Franciscus Alpruni / collegae et amico / desideratissimo / m(onumentum) p(osuit). / Obiit IX (die ante) Cal(endas) Sept(embres) / an(no) MDCCCIII, / vixit an(n.s) LXVIII, / docuit in hoc athenaeo / an(nos) XXXVIII.

Traduzione: A Gregorio Fontana di Rovereto, uomo di acutissimo ingegno, studioso di ogni genere letterario, sommo e incomparabile nell’insegnare e nello spiegare le discipline matematiche. Francesco Alpruni, al collega ed amico di cui sentiva molto la mancanza, pose il monumento. Morì il 24 agosto dell’anno 1803, visse 68 anni, insegnò in quest’Ateneo per 38 anni.

Ubicazione: Pianoterra, parete orientale, quarta da sinistra.

Personaggio: Gregorio Fontana visse dal 1735 al 1803; fu insegnante di Logica e Metafisica negli anni 1764- 1768; da quell’anno divenne docente di Matematica. Fu anche il primo direttore della Biblioteca universitaria da lui stesso allestita. Fece parte del Collegio dei Dotti e nel periodo della Repubblica Cisalpina fu un ardente democratico; fatto prigioniero al ritorno degli Austriaci nel 1799, morì tre anni dopo a causa delle sofferenze che aveva sopportato durante la prigionia a Milano. Memorie e documenti per la storia dell’Università di Pavia, Pavia, Bizzoni, 1878, parte I, pp. 448-449. Pietro Vaccari, Storia dell’Università di Pavia, Pavia, Fusi, 1957, pp. 164-165. Vittorio Emanuele Galafassi, Le glorie dell’Università di Pavia nelle discipline matematiche e fisiche, in Discipline e maestri dell’Ateneo pavese, Pavia, Università di Pavia, 1961, p. 73. Ugo Baldini, Fontana Giovanni Battista Lorenzo [Gregorio], in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XLVIII, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1997, pp. 681-689. Annibale Zambarbieri, Gregorio Fontana, in «…parlano un suon che attenta Europa ascolta». Poeti, scienziati, cittadini nell’Ateneo pavese tra Riforme e Rivoluzione, Pavia, Tipografia Commerciale Pavese, 2000, pp. 139-151.

Descrizione: La lapide, di marmo bianco, è di forma rettangolare ed è circondata da un bordo con doppia modanatura a rilievo.

Notizie sulla lapide: Fu posta nel Cortile dei Medici e degli Artisti dal collega ed amico Francesco Alpruni. Il 15 giugno 1808 il Direttore Generale della Pubblica Istruzione scrive infatti al Reggente dell’Università: «commendevolissimo il pensiero di cotesto Sig. professore Alpruni di far pure erigere una lapide onde onorare la memoria del defunto professore emerito Gregorio Fontana» (Erba, 2011, p. 68). La lapide risulta sicuramente già collocata nel 1831, poiché l’iscrizione è riportata da Francesco Longhena.

Datazione: Post 1808, anno in cui si parla dell’intenzione dell’Alpruni di porre una memoria per ricordare Gregorio Fontana, ma ante 1831, anno dell’edizione del testo di Longhena.

Stato di conservazione: Discreto; presenza di alcune fessurazioni nell’angolo superiore destro e di sporco superficiale.

Bibliografia: 1831. Sangiorgio - Longhena, Cenni storici sulle due Università di Pavia e di Milano, Milano 1831, p. 446. 1977. Erba - Morani, Monumenti e lapidi conservati nel palazzo centrale dell’Università di Pavia, Pavia 1977, p. 69. 2011. Erba, La collezione di lapidi dell’Università di Pavia, in Il cortile di Volta dell’Università di Pavia, a cura di Mazzilli Savini, Milano 2011, p. 68, p. 70 e p. 71.