Mattia Buttorini - Cortile di Volta, piano terra, lato nord
Lapide di Mattia Buttorini
Lastra in calcare nero del Belgio; profilo e decorazioni in calcare Nembro giallo di Verona; cornice in granito rosso; decorazioni scolpite a bassorilievo; iscrizione incisa e dipinta in colore dorato 175 ✕ 112 cm
Iscrizione: Matthiae Buttorinio,/ iuris consulto/ in athenaeo Ticinensi,/ philologiae Graecae professori/ adlecto inter CC viros electores doctos,/ viro eximio/ moribus et doctrina multigena/ et de omnibus benemerendi* studio,/ marito optimo,/ nunquam non memor futura/ uxor cum lacrimis p(osuit)./ Obiit a(nno) MDCCCXVIII, aet(atis) LXV. (* benemerendi = benemerenti)
Ubicazione: pianoterra, parete settentrionale, IV da sinistra.
Personaggio: Mattia Buttorini nacque a Salò nel 1752; si laureò in Diritto a Padova il 22 maggio nel 1773. Poeta, autore teatrale, librettista, accademico a Salò, nunzio della Riviera del Garda a Venezia, editore, lasciò Venezia dopo il trattato di Campoformio nel 1797. Vicissitudini economiche e familiari lo condussero a Milano e a Pavia, dove il 13 febbraio 1801 ottenne la cattedra di Lingua e letteratura greca e di Principi filosofici di procedura civile dal 1801 al 1817. Ebbe come collega e ammiratore Vincenzo Monti; fu giurista, ellenista, latinista e poeta, insegnante stimato, lasciò poche opere, tra cui importante è l’Omero pittore delle passioni umane. Dal 1809 al 1814 fu all’Università di Bologna per ritornare a Pavia dove si spense il 15 agosto 1817. La moglie gli fece dedicare questa epigrafe, che dopo la sua morte fu collocata nel cortile di Volta.
Descrizione: l’iscrizione è realizzata con caratteri graffiti al centro di una lapide nera circondata da un sottile profilo di marmo giallo e da una grande cornice con un doppio bordo modanato; nella parte superiore vi è un timpano triangolare al cui centro si trova una farfalla realizzata con marmo giallo.
Datazione: post 1817, anno della morte.
Ubicazione originaria.
Stato di conservazione: discreto; lesioni sulla cornice di pietra, degrado superficiale nella cornice in marmo giallo e decolorazione.
Bibliografia: SANGIORGIO, LONGHENA 1831, p. 465; ERBA, MORANI 1977, p. 76; TONGIORGI 2000, pp. 103-108.