Cristoforo Castiglioni - Cortile di Volta, piano terra, lato est
Lapide di Cristoforo Castiglioni
Lastra in marmo di Candoglia con iscrizione incisa e dipinta in colore nero 52 ✕ 77,5 cm
Iscrizione: Hic iacet clarissimus iuris consultoru(m) /etatis sue princeps, d(omi)n(u)s Chr(ist)oforus* de ge/nerosa p(ro)genie Castilionen(si), comes atque i(llustrissimi)/ d(omini) d(omini) se(cun)di ducis consiliarius. Qui Papie, Taurini, Parme et Senis primam cathedram/ tenens, legum monarcha scribebat(ur) cuius/ anima die XVI Mai, anni MCCCCXXV/ in festo D(omi)nice Ascensionis hic dimisso carnis onere cum Chr(ist)o* in celum ascendit. (* Il termine Chr(ist)o- è vergato utilizzando il cristogramma).
Ubicazione: pianoterra, parete orientale, IX da sinistra.
Personaggio: Cristoforo Castiglioni visse dal 1345 al 1425, apparteneva a una famiglia milanese e fu giurista e docente di Diritto civile a Pavia dal 1405 fino al 1419; alla sua morte venne sepolto nella chiesa domenicana di S. Tommaso. Il figlio Baldassarre seguì la carriera militare e fu capitano per il duca Filippo Maria Visconti e a Mantova per Ludovico III Gonzaga.
Descrizione: la piccola lapide rettangolare presenta un bordo modanato all’interno del quale si trova l’iscrizione in caratteri gotici dipinti di nero. In origine doveva essere presente anche il ritratto del defunto, come testimonia un segretario di Baldassarre Castiglione che affermava di aver visitato la tomba di “Cristoforo bisavo del S.r Conte che morì nel 1425 […] ha un certo cappuccio in testa alla antica […] con tanti linorj [allori] intorno” (vedi Poletti 2009, pp. 332-333).
Datazione: post 1425, anno della morte.
Provenienza: la lapide era collocata nella chiesa di S. Tommaso, nella cappella di S. Caterina, dove si trovavano le sepolture di alcuni docenti dell’Università, tra cui quella del Castiglioni.
Stato di conservazione: buono.
Bibliografia: SANGIORGIO, LONGHENA 1831, p. 458; ROBOLINI 1834-1838, vol. V, parte II, p. 176; Memorie e documenti 1877-1878, p. 27; CAVAGNA SANGIULIANI 1905, p. 383; VACCARI 1950, p. 160; TASCA 1951, p. 54; VACCARI 1957, p. 56; ERBA, MORANI 1977, p. 13; ERBA 1990, p. 14; POLETTI 2009, pp. 332-333.