- Cortile dei Caduti, piano terra, lato ovest
Monumento che ricorda i caduti durante la Seconda Guerra d'Indipendenza
Lastra in marmo di Carrara bianco levigato con cornici modanate e parti scolpite iscrizione incisa e dipinta in colore scuro basamento in granito rosa di Baveno 375 x 160 x 33 cm
Iscrizioni: Generosi giovani, qui sculti mirate / i nomi dei forti condiscepoli / che nelle guerre del 1859 e 1860 / caddero martiri della libertà d’ltalia. (sulla lapide superiore) Ardigò Andrea da Casalbuttano - Belloni Ernesto da Treviso / Bianchi nob(ile) Gerolamo da Caronno - Bonardi Carlo da Iseo / Brambati Giuseppe da Codogno - Bulloni Giovanni da Lodi / Cadei Ferdinando da Caleppio - Cannetta Torquato da Milano / Chizzini Francesco da Soresina - Comessati Giuseppe da Tolmezzo / Croci Giovanni da Gallarate - Ghibardi Carlo da Canneto / Invernizzi Carlo da Milano - Labini Angelo da Abbiategrasso / Lavelli de Capitani Gio(van) Battista da Milano / Locatelli Francesco da Pontita - Mazzotti Pietro da Sermide / Meschia Pietro da Milano - Miani Marco da Palmanuova / Miglio Raffaele da Milano - Moro Carlo da Lodi / Prada Eligio da Milano - Rossi Angelo da S. Angelo / Rovida Luigi da Annicco - Simoni Giovanni da Cremona / Squassi Alessandro da Codogno - Stella Innocente da Asiago / Strada Luigi da Milano - Tacchini Alessandro da Sale / Tenca Pietro da S. Angelo - Tonolli Carlo da S. Angelo / Torri Tarelli Giuseppe da Lecco - Vaj Romeo da Desio / Valcarenghi Carlo da Tornata - Viola Paolo da Soncino (sulla lapide principale)
Ubicazione: Pianoterra, andito di ingresso, parete meridionale, seconda da sinistra.
Avvenimento: L’iscrizione ricorda gli studenti dell’Università di Pavia caduti durante la Seconda Guerra d’Indipendenza del 1859-1860.
Descrizione: Sopra un alto basamento si trova la grande lapide trapezoidale con i nomi dei caduti, su cui, separata da una fascia con festone vegetale, vi è la seconda iscrizione inserita in un riquadro con cornice a fogliette; nel coronamento arrotondato è presente una corona d’alloro con nastro ed una fiamma accesa.
Notizie sul monumento: Già dal giugno del 1859 la città di Pavia aveva indetto una colletta per far celebrare nella chiesa di San Francesco un ufficio funebre in memoria dei caduti di quell’anno; il ricavato andò oltre le aspettative e, poiché nello stesso periodo alcuni studenti e professori avevano avanzato al Comune la richiesta di un contributo per realizzare un monumento per i compagni caduti contro gli Austriaci, si deliberò di utilizzare il residuo come base di partenza per erigere due monumenti, uno agli studenti e uno ai cittadini. In una lettera inviata alla Giunta Municipale il 17 aprile 1860 il rettore Lovati richiede informazioni sulla possibilità di utilizzare i fondi per la realizzazione di tale monumento. Da una lettera del 24 dicembre 1861 scritta dal Preside della Facoltà di Scienze al Rettore riguardo al posizionamento della lapide per Antonio Pignacca, si afferma: «Questa serie […] sta per essere maggiormente modificata colla collocazione del monumento degli studenti nel luogo ove attualmente sta la lapide Borsieri, che verrebbe traslocata sull’opposto muro e precisamente nella lunetta attigua all’ingresso nel Gabinetto di Anatomia» (ASUPv, Dep. 5-13, Edifici universitari e monumenti, 1860-1864). È ipotizzabile che il monumento a cui si fa riferimento sia quello per gli studenti pavesi caduti nella Seconda Guerra d’Indipendenza, che originariamente era stato concepito per essere collocato al centro della parete orientale, in modo che fosse visibile a chi varcava il cancello del cortile, non essendo ancora realizzato il monumento ai caduti del primo conflitto mondiale. Nell’elenco del 20 giugno 1877, sulla parete orientale, tra Mascheroni e Soave, risulta presente una lapide denominata “Studenti”. Tale monumento fu infatti inaugurato nell’estate del 1862 (ASUPv, Dep. 5-13, Edifici universitari e monumenti, 1874-1880. Lapidi e monumenti esistenti nella R. Università, 20 giugno 1877). Lo spostamento sulla parete di destra dell’androne di ingresso avvenne probabilmente dopo la realizzazione del grande monumento del 1922. Quando la denomina z i one del cortile incominciò ad essere “dei Caduti”, si decise di trasferire sulle sue pareti i ricordi marmorei dedicati alle vittime delle guerre. Arrivando dal Cortile delle Statue quello dedicato ai caduti nella Terza Guerra d’Indipendenza si può ritenere che si scelse di disporli in maniera speculare sulle pareti dell’androne.
Datazione: 1862.
Stato di conservazione: Discreto; deposito di sostanze catramose e carboniose sulle lapidi di marmo, presenza di incrostazioni di colore chiaro nella parte inferiore del monumento.
Bibliografia: 1938 e segg. Albo d’oro degli studenti caduti combattendo per la Patria, in “Annuario” 1938-39, pp. 27-28; 1939-40, pp. 41-42; 1940-41, pp. 53-54; 1941- 42, pp. 45-46; 1942-43, pp. 41-42. 1961. Tibiletti, Monumenti e cimeli dell’Ateneo pavese, Pavia 1961, p. 90. 1977. Erba - Morani, Monumenti e lapidi conservati nel palazzo centrale dell’Università di Pavia, Pavia 1977, p. 100. 2012. Tesoro, Pavia. L’immagine femminile della nazione e il culto dei caduti, in La memoria in piazza: monumenti risorgimentali nelle città lombarde tra identità locale e nazionale, a cura di Marina Tesoro, Milano 2012, pp. 125-139.