Vittorio Grevi - Cortile dei Caduti, primo piano, lato nord
Lapide di Vittorio Grevi
Lastra in marmo bianco-rosa con iscrizione incisa e dipinta in colore rosso cornice interna in marmo rosso di Francia cornice esterna in pietra arenaria grigia 100 x 100 cm
Iscrizione: A / Vittorio Grevi / (Pavia, 2 settembre 1942 - 4 dicembre 2010), / studioso insigne di Procedura penale, / maestro generoso e amato, / esempio costante di integrità morale, / di impegno civile e di dedizione / a questo Ateneo, / la Facoltà di Giurisprudenza / con rimpianto e gratitudine / MMXI.
Ubicazione: Loggiato superiore, parete settentrionale, seconda da sinistra.
Personaggio: Vittorio Grevi nacque a Pavia il 2 settembre 1942; laureatosi in Giurisprudenza nel 1965, divenne nel 1971 professore ordinario prima a Macerata, poi dal 1974 a Pavia. Membro delle commissioni governative per la riforma del processo penale, fu consulente al Ministero degli Interni del ministro Virginio Rognoni. Scrisse numerosi articoli per “Il Sole 24 ore”, per “Il giorno” e per il “Corriere della Sera”. Morì a Pavia il 4 dicembre 2010. Numerose le sue pubblicazioni, tra cui i nove volumi de Il nuovo codice di procedura penale dalle leggi delega ai decreti delegati, Padova, Cedam, 1990-1993.
Descrizione: La lastra in marmo rosa levigato è di forma quadrata ed è circondata da una doppia cornice: quella più esterna in pietra arenaria grigia, quella interna in marmo rosso di Francia. Al centro della lapide è stata realizzata l’iscrizione a lettere capitali di colore rosso.
Notizie sulla lapide: La lapide è stata inaugurata nel dicembre 2011, in occasione del primo anniversario della scomparsa di Vittorio Grevi, alla presenza del Rettore dell’Università e del Sindaco di Pavia. I fondi per la realizzazione dell’opera sono stati raccolti tramite una colletta organizzata all’interno della facoltà di Giurisprudenza «viste le ristrettezze economiche di questi tempi, ma i contributi sono aperti a tutte le persone che hanno un ricordo del professor Grevi», come ebbe a spiegare il preside Ettore Dezza alcuni giorni prima dell’inaugurazione su “La Provincia pavese”. Questa iniziativa venne criticata da chi riteneva non appropriato il metodo di raccolta fondi, ma l’organizzazione di una colletta non era un fatto anomalo nei secoli passati, quando spesso le lapidi erano realizzate con il concorso di amici e colleghi del docente defunto e non solo con i fondi dell’Università o per iniziativa dei parenti. La lapide è stata posta nel loggiato superiore del Cortile dei Medici e degli Artisti nonostante sia dedicata a uno studioso di Diritto e quindi avrebbe potuto trovare giusta collocazione nell’adiacente Cortile di Volta in cui si trovano le lapidi dei giuristi. D’altra parte la collocazione si giustifica in quanto essa risulta vicina alla finestra dello studio occupato da Grevi, la stessa finestra da lui ricordata nell’articolo Vivere, studiare ed insegnare all’Università di Pavia pubblicato su “L’osservatore romano” il 22 aprile 2007, in occasione della visita di papa Benedetto XVI a Pavia e Vigevano.
Datazione: 2011, inaugurazione 4 dicembre.
Stato di conservazione: Buono.
Bibliografia: 2011. Colletta per ricordare Grevi. La facoltà si autotassa e chiede contributi per pagare la targa, in “La Provincia pavese”, 24 novembre 2011, p. 17. 2011. In cattedra per ricordare Grevi, in “La Provincia pavese”, 3 dicembre 2011, p. 16. 2011. Il professore e le sue parole sempre attuali, in “La Provincia pavese”, 4 dicembre 2011, p. 13. 2011. L’università ricorda Grevi, in “Corriere della Sera”, edizione Lombardia, 4 dicembre 2011, p. 13.