Carlo Barletti - Cortile di Volta, primo piano, lato est

Lapide di Carlo Barletti

Lastra in arenaria; doppia cornice in serpentino; iscrizione incisa e dipinta in rosso 142 ✕ 100 cm

Iscrizione: Carlo Barletti,/ scolopio,/ acuto studioso dei fenomeni dell’elettricità,/ membro fra i primi/ della Società Italiana delle Scienze,/ fu docente in questa università/ di fisica sperimentale (1772),/ poi di fisica generale (1777),/ aderì nel 1797 alla Repubblica Cisalpina,/ ebbe cariche nel dipartimento del Ticino,/ fu travolto dai drammatici eventi/ della rivoluzione e della reazione./ Rocca Grimalda 1735, Pavia 1800.

Ubicazione: loggiato superiore, parete orientale, II da sinistra.

Personaggio: Carlo Barletti (1735- 1800) insegnò Fisica sperimentale e Fisica generale nell’ateneo pavese nell’ultimo quarto del XVIII secolo; fu amico e collaboratore di Volta e Spallanzani. Nato a Rocca Grimalda nel 1735, nel 1751 entrò a far parte come novizio della casa degli Scolopi di Paverano, nel 1752 pronunciò i voti e incominciò a insegnare grammatica e retorica negli istituti del suo ordine. Studiò in maniera individuale fisica e nel 1771 scrisse Nuove esperienze elettriche, nel 1772 i Physica specimina, fino alla sua opera principale, il trattato Fisica particolare e generale, che riconduceva i principi della Fisica al metodo galileiano e newtoniano. Si entusiasmò alle idee giacobine di libertà e uguaglianza portate dalle armate napoleoniche in Italia, partecipò alla Repubblica Cisalpina e per alcuni mesi fu Commissario del potere esecutivo del Dipartimento del Ticino. Al ritorno degli Austriaci fu arrestato il 22 maggio 1799 e morì il 25 febbraio 1800, mentre era ancora detenuto per l’istruttoria a suo carico.

Descrizione: la lapide, di formato rettangolare, è circondata da una doppia cornice di marmo scuro ed è composta da un’unica lastra sulla quale l’iscrizione è realizzata in sottili lettere capitali rosse.

Datazione: post 1977; la lapide infatti non è presente nella pubblicazione del 1977 di Luisa Erba e Aldo Morani, che censiva i monumenti presenti nei cortili dell’ateneo pavese. Potrebbe essere stata realizzata nel 2000, in occasione del bicentenario della sua morte.

Ubicazione originaria.

Stato di conservazione: buono. Bibliografia: TASCA 1951, p. 14; LAGUZZI 1987, p. 14; LAGUZZI 1989.